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Gli ultimi mesi sono stati molto pesanti sotto tutti i punti di vista, e non possiamo certo trascurare l’aspetto psicologico del Covid e del lockdown. Passare molto tempo chiusi in casa, per quanto da un lato ci abbia permesso di staccare dalla routine lavorativa, dall’altro rischia di lasciare conseguenze psicologiche poco piacevoli.

Abbiamo chiesto a Danilo Maffei psicoterapeuta e psicologo Firenze un parere sull’attuale situazione che molti stanno vivendo e quali sono le conseguenze psicologiche del covid sull’individuo.

L’essere umano, per sua natura, non è abituato all’isolamento. Siamo esseri sociali, che amano stare in compagnia degli altri, ognuno con le sue modalità. Spesso ci siamo chiesti perché passare giornate intere con i propri familiari sia stato così pesante, la risposta è molto semplice: perché mai abbiamo passato 24 ore chiusi in casa senza senza uscire.

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Le abitudini quotidiane ci inducono a stare spesso fuori casa: scuola, lavoro, università, amicizie, amore, incontri, e via dicendo. Le nostre giornate prevedevano uno stacco dalla vita quotidiana, permettendoci di ritagliarci momenti solo per noi. L’avvento del coronavirus e il conseguente lockdown, ci hanno costretti a stare a casa per molte settimane di fila, ma che conseguenze ha avuto tutto questo sulla nostra psiche? Vediamolo insieme.

Le conseguenze psicologiche di coronavirus e lockdown

Molti psicologi hanno riscontrato che chi si rivolge a loro, ha come stato predominante l’ansia. Questo vale sia per chi soffriva già di problemi emozionali, sia per chi invece aveva una sana vita relazionale. L’incertezza, il lavoro che non c’è, quasi nessuna prospettiva per il futuro, hanno creato forti stati di ansia in moltissime persone.

A tutto ciò si unisce l’isolamento, cosa che una enorme maggioranza della popolazione, per non dire tutta, non aveva mai provato. In pochissime ore, siamo passati da una vita fatta di relazioni al lockdown: basta riunioni, cene fuori, aperitivi, cinema, uscire con amici e parenti, niente di tutto questo è stato più possibile. Fortunatamente la tecnologia ci è venuta in aiuto, e grazie a videochiamate, social network, WhatsApp, abbiamo potuto mantenere contatti con il mondo esterno e i nostri affetti.

Anche in questo caso, però, dobbiamo fare attenzione: l’eccessivo utilizzo della tecnologia potrebbe portare ad una serie di dipendenze come ad esempio shopping compulsivo, gaming, gambling ecc; oppure anche all’utilizzo eccessivo di farmaci ansiolitici, o addirittura a stati depressivi nelle persone che già prima del lockdown faticavano a socializzare.

Anche la convivenza forzata con i propri familiari, può portare a condotte negative come l’aumento di aggressività, problemi nel relazionarsi, l’aumento di tensioni magari già presenti da tempo. Insomma se da una parte, ci dedichiamo molto di più alla nostra famiglia, dall’altra non avendo altri canali di sfogo rischiamo di compromettere la nostra salute psicologica.

Gli effetti del coronavirus e del lockdown si vedranno a breve?

Purtroppo no. In molti casi alcune problematiche sono già uscite fuori, ma gli esperti dicono con certezza che è sul lungo periodo che si vedranno gli effetti di lockdown e coronavirus. Inoltre, un consiglio che molti psicologi danno, è quello di non ritornare immediatamente alla vita normale quando questa sarà possibile.

Passare da uno stato di isolamento, in cui non avevamo altra compagnia se non quella dei nostri familiari, alle uscite come facevamo prima del coronavirus, è deleterio per la nostra salute psicologica: in questo modo passiamo da uno stato depressivo ad uno di euforia, danneggiandola nostra psiche poiché passiamo da un eccesso all’altro senza uno step intermedio. Per questo motivo gli psicologi consigliano di riprendere i ritmi in maniera graduale e un poco alla volta, e soprattutto di rispettare le norme basilari stabilite dalle linee guida del Governo.

Insomma, per concludere possiamo dire che nessuno sarà immune dalle conseguenze psicologiche di coronavirus e lockdown, poiché le nostre vite sono cambiate radicalmente e in maniera repentina, senza darci il tempo di abituarci a questa nuova situazione purtroppo necessaria per il bene comune.

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